Dopo il successo delle proiezioni-evento organizzate in tutta Italia il 25 novembre scorso in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, arriva sugli schermi cinematografici italiani La moglie del poliziotto, Premio Speciale della Giuria al Festival di Venezia, firmato da Philip Gröning, già regista dello straordinario "Il grande silenzio": il film è distribuito dalla Satine Film di Claudia Bedogni e in questi mesi è divenuto occasione di dibattito, conoscenza e sensibilizzazione sul tema.
A ospitare le proiezioni del film, in programmazione esclusiva, sarà il cinema Mexico di Milano a partire da sabato 8 febbraio.
La moglie del poliziotto è un racconto asciutto, straordinario, sulle situazioni familiari della quotidianità rotte dagli eccessi di violenza. In una narrazione scandita da 59 capitoli, Gröning racconta infatti di una giovane coppia, che vive con una bimba in una casa accogliente, e che sembrerebbe la rappresentazione idilliaca della famiglia felice: ma questa apparente serenità e armonia nasconde una realtà profondamente e drammaticamente diversa.
"La moglie del poliziotto - racconta Philip Gröning - è un film che parla di bisogni profondi. È un film sulla tenerezza, sul desiderio di tenerezza. Nelle relazioni violente c'è un enorme paradosso. Più la moglie del poliziotto si sente ferita, sola e in difficoltà, più desidera anche il minimo gesto di affetto, più cerca il contatto con suo marito. Una leggera carezza la mattina dopo avere subito maltrattamenti può prolungare la relazione per anni. Nulla è più violento dell'impotenza dell'amore".